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Archivio per gennaio 2014

La città di La spezia conferisce la cittadinanza onoraria a Natale De Grazia

23 gennaio 2014 Commenti chiusi

Alla cerimonia sarà presente la famiglia del Comandante. Nel 2009 la città di Amantea intitolò il Lungomare alla sua memoria

La Spezia - Domani – venerdì 24 gennaio alle 10 – si terrà il consiglio comunale straordinario della città di La Spezia, aperto al pubblico, per il conferimento della cittadinanza onoraria al capitano Natale De Grazia. In Sala Dante interverranno il sindaco della Spezia, Massimo Federici, e la presidente del consiglio comunale Laura Cremolini. Alla cerimonia parteciperanno la moglie, Anna Maria Vespia, e i figli del capitano De Grazia, Giovanni e Roberto. In rappresentanza dell’Ammiraglio Isp. Capo (CP) Felicio Angrisano sarà presente l’Ammiraglio Ispettore Vincenzo Melone, direttore marittimo della Liguria.

Il comandante morto in circostanze sospette per “causa tossica” mentre indagava sul fenomeno delle navi dei veleni la notte tra il 12 e il 13 dicembre 1995 si stava recando da Reggio Calabria a La Spezia con un’auto di servizio e sotto copertura per completare le indagini sull’affondamento della nave Rigel e di altri numerosi affondamenti avvenuti nel mediterraneo tra gli anni ’80 e ’90,  in special modo vicino le coste calabresi.

Al comandante De Grazia la città di Amantea ha intitolato il Lungomare cittadino il 24 ottobre 2009 su proposta del comitato De Grazia. La cerimonia si tenne alla presenza della vedova Anna Maria Vespia, nel corso della manifestazione nazionale che ha visto arrivare nella città tirrenica circa 35mila persone per dire basta ai veleni seppelliti sul territorio calebrese e inabissati nelle acque del Mediterraneo. Mentre la città di Reggio Calabria (il comandante De Grazia viveva nel quartiere di Gallico) sembra essersi invece dimenticata di uno dei suoi uomini più valorosi.

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Frana discarica. Il comitato De Grazia ha scritto ai sindaci

10 gennaio 2014 Commenti chiusi

Per la frana della discarica consortile di Aiello e Lago il comitato De Grazia ha già sollecitato i sindaci di Aiello Calabro e Lago

Amantea, 10 gen. 2014 – Il comitato civico “Natale De Grazia” nei giorni scorsi ha segnalato ai sindaci di Aiello Calabro e Lago la situazione di pericolo in cui versa la discarica consortile dismessa di località Giani e attiva negli anni ‘90.

Nella missiva corredata da un ampio dossier fotografico gli attivisti del De Grazia hanno sollecitato l’intervento delle amministrazioni locali competenti affinché provvedano al più presto a monitorare l’area e metterla in sicurezza per tutelare l’ambiente e soprattutto la salute dei cittadini.

Segue il testo della missiva inoltrata ai primi cittadini di Aiello Calabro e Lago.

 

Gentile Sig. Sindaco,

 

Con la presente intendiamo portarla a conoscenza di una situazione di pericolo per l’ambiente e soprattutto per la salute dei cittadini.

La discarica consortile di località Giani, sita nei territori dei comuni di Aiello Calabro e Lago, dismessa oramai da una decina d’anni – per come ci hanno segnalato residenti della zona e per come abbiamo avuto modo di accertare recandoci sul posto – presenta una frana su uno dei versanti.

Nel corso di un sopralluogo, infatti, abbiamo potuto produrre un dossier fotografico, che documenta lo stato attuale della discarica. Come potrà vedere dal materiale che alleghiamo, il muro perimetrale lungo il versante sud della discarica è interessato da diverse fratture e da cedimenti che mettono in evidenza ed espongono a possibile lesioni la guaina impermeabile dell’invaso. In caso di piogge, dallo stesso potrebbero fuoriuscire liquidi, ed inoltre, c’è il fondato pericolo che il terreno contenente i rifiuti collassi facendoli fuoriuscire. Abbiamo notato, ancora, che anche la recinzione è ormai quasi del tutto inesistente.

Per quanto visto, riteniamo che il sito debba essere attenzionato da tecnici per analizzare le condizioni di stabilità. Un eventuale collassamento della discarica in parola rappresenterebbe un grave nocumento per l’ambiente circostante, già peraltro compromesso.

Come tutti sappiamo, nella zona, situata a monte del tristemente noto fiume Oliva, insiste anche una vecchia discarica di Rsu del comune di Lago, costruita senza i moderni criteri di isolamento, per la quale da anni si richiede la bonifica, ancora non effettuata.

Per quanto in premessa, Le chiediamo quindi di intervenire con la dovuta urgenza per constatare la gravità della situazione e mettere in sicurezza l’area.

Riteniamo infine che sia pure opportuno verificare se l’attuale situazione di precarietà della discarica consortile possa essere imputabile ai lavori che da anni si svolgono nella cava attiva proprio accanto alla stessa, ed alle continue sollecitazioni che i lavori di estrazione comportano.

 

Comitato Civico “Natale De Grazia”

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Lago (CS), denunciata discarica abusiva

7 gennaio 2014 Commenti chiusi

LA segnalazione del comitato De Grazia e del Forum Ambientalista per abbandono illecito di rifiuti in località Giani dove dovrebbe sorgere la nuova discarica.
Nella zona vi sono già due discariche (di cui una da bonificare) e a poche centinaia di metri un’area pic-nic interessata da un progetto per la valorizzazione di percorsi naturalistici

AMANTEA, 07 gennaio 2014 - Una segnalazione del comitato De Grazia e del Forum Ambientalista Calabria ha permesso alle autorità competenti di porre sotto sequestro una discarica abusiva in località Giani del comune di Lago. Gli attivisti si erano recati sul posto a metà novembre per verificare i luoghi di località “Cozzo Giani”, dove il comune di Lago ha intenzione di realizzare una discarica da 400mila metri cubi in accordo con la Regione Calabria, e proprio nei pressi di una cava si sono imbattuti in un’area dove erano stoccati, quasi certamente senza nessuna autorizzazione, rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti contenenti presumibilmente amianto. Per condotta – quasi certamente illecita – di ignoti, il sito si è trasformato in luogo di scarico e deposito incontrollato di rifiuti di ogni genere e tra ingombranti, una ciminiera in eternit e oli esausti, vi sono anche delibere, foto e altri documenti riconducibili al comune di Lago.

«Si è ritenuto opportuno – scrivevano il 20 novembre i responsabili delle due associazioni rivolgendosi alla procura di Paola e alla Polizia provinciale di Cosenza – segnalare quanto sopra, affinché si possano avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se tale condotta configuri un illecito». La segnalazione, corredata dalle foto dei luoghi e una mappa per individuare la zona, si conclude con la richiesta «di intervenire con la massima urgenza per impedire ulteriori sversamenti, ponendo in essere o richiedendo alle autorità altrimenti competenti, l’adozione di tutti i provvedimenti necessari a tutelare la salute della popolazione che abita e transita nei dintorni e per evitare la possibile infiltrazione di percolato nelle falde acquifere». Nella zona, peraltro, è presente la vecchia discarica di Lago, realizzata senza teli impermeabili e senza particolari protezioni, per la cui bonifica è stato richiesto anche un finanziamento, e poco distante, nel mezzo di una cava, vi è la più moderna discarica del comune di Aiello Calabro, dismessa da diversi anni. In quest’area già tanto compromessa, anche perché sorge a monte del versante interno della nota vallata del fiume Oliva, insiste – come dicevamo – il progetto per la costruzione di una nuova e pericolosa discarica, avversato dalla popolazione locale che si sta organizzando, nei diversi comuni del comprensorio, promuovendo delle assemblee popolari per impedirne la realizzazione.

 

vedi altre FOTOhttp://www.comitatodegrazia.org/Blog/gallerie-fotografiche/lago-cs-discarica-abusiva

Comitato civico “Natale De Grazia”

Forum Ambientalista – Calabria

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Fiume Oliva, acqua non utilizzabile per uso umano, irriguo e zootecnico

2 gennaio 2014 Commenti chiusi

Lo ha scritto l’Ispra nella sua relazione finale, ma lo ha confermato soprattutto nella relazione datata aprile 2013, presentata in Corte d’Assise a Cosenza in occasione della costituzione di “parte civile” del Ministero dell’Ambiente, nel processo sull’inquinamento del fiume Oliva.

Amantea, 02 gennaio 2014 - E’ iniziato con la lettura del testo che segue, da parte del presidente del comitato De Grazia,  la serata del 27 dicembre scorso al Campus Temesa di Amantea, in cui vera protagonista è stata  ”La Buffa”, associazione che ha messo in scena lo spettacolo teatrale “Occhi a perdere” scritto e diretto da Virginio Gallo.  Il testo – tratto dalla relazione preliminare del danno Ambientale redatta dall’Ispra – mette in evidenza l’odierna situazione dell’Oliva la cui falda risulta compromessa e l’acqua (di falda e di superficie) inutilizzabile per uso umano e agricolo, ma ad oggi nessun ente ha preso provvedimenti e nella vallata si continua a coltivare e allevare animali senza adeguati controlli. Situazione che svantaggia i consumatori ma che non tutela neanche quelle aziende agricole che coltivano aree magari incontaminate, ma che hanno la “sfortuna” di trovarsi nel bacino dell’Oliva.

Procedimento Penale n. 2210/08 R.G.N.R. – Tribunale di Paola -
VALUTAZIONE DEL DANNO AMBIENTALE
Estratto dalla Relazione preliminare, redatta dal Servizio per le Emergenze Ambientali – Settore Valutazione del Danno Ambientale – dell’ ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) del Ministero dell’Ambiente

Aprile 2013.  Oggetto del procedimento è lo smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti, in numerose aree prossime all’alveo del fiume Oliva, in provincia di Cosenza. Lo smaltimento è avvenuto mediante interramento di rifiuti nel corso di un periodo che ha avuto inizio almeno 20 anni addietro.

I rifiuti sono stati rinvenuti in otto aree, per un totale massimo stimabile di circa 140mila metri cubi.

La contaminazione si è estesa anche alla falda acquifera della zona.

La contaminazione è tale da escludere la possibilità di utilizzare la risorsa – acqua – per il consumo umano ed a fini irrigui o zootecnici.

Si sono inoltre prodotti numerosi danni ambientali dovuti alla perdita di funzioni naturali ed antropiche delle risorse.

In particolare, sono ipotizzabili i seguenti danni:

- La compromissione della salubrità, rappresentata da un aumento statistico delle patologie, associabili alle sostanze inquinanti rinvenute nei suoli e nelle acque;

-  La compromissione della fruibilità delle acque – sotterranee e di superficie – del fiume Oliva per il consumo umano;

- La compromissione di alcune coltivazioni, anche di pregio, nelle aree irrigate con  le acque sotterranee e con le acque di superficie del fiume Oliva;

- La compromissione della funzione di habitat del fiume Oliva, in particolare per le specie ittiche più sensibili all’inquinamento;

- La compromissione della fruibilità della zona per fini ricreativi e la conseguente perdita del valore di attrattiva turistica;

- La compromissione delle caratteristiche estetico/paesaggistiche dei siti soggetti a tale vincolo;

- La compromissione delle funzioni di tutela idrogeologica dei siti soggetti a tale vincolo.

Per il momento è possibile definire solo il costo massimo delle attività di rimozione e smaltimento dei rifiuti interrati che, alla luce dei prezzi di settore praticati corrisponde a 21 milioni di euro.

L’illecito interramento dei rifiuti ha determinato una serie di gravi danni ambientali attuali e temporanei alle risorse della zona, e rappresenta oggi una permanente fonte di rischio di aggravamento e di estensione della contaminazione. Aprile 2013

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