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Jolly Rosso una storia senza fine. Anche Cirillo querelato dai Messina

14 aprile 2011 Commenti chiusi

Jolly Rosso alla deriva

(video inedito)

La società Messina ha querelato per diffamazione a mezzo stampa l’ambientalista Francesco Cirillo.

Gli articoli “incriminati”  sono quelli scritti da Cirillo nel suo blog www.sciroccorosso.org e sul settimanale Mezzoeuro nel 2009 e riguardano la vicenda della motonave Rosso spiaggiata in località Formiciche il 14 dicembre del 1990.

Nell’articolo Francesco Cirillo contestava la richiesta di archiviazione emessa dal PM Francesco Greco il 7 gennaio 2009 dell’inchiesta sulla Jolly Rosso.

Il Pm Antonella Lauri della Procura di Paola in merito alla querela dei Messina contro Cirillo,  ha chiesto l’archiviazione del procedimento al quale i querelanti hanno presentato opposizione. Così mercoledì 13 aprile vi sarà un’udienza davanti al Gup presso il tribunale di Paola che dovrà decidere se archiviare il caso o rinviare a giudizio l’indagato.

«Nella richiesta di archiviazione  - si legge nella nota inviata alla stampa da Cirillo – il Pm d.ssa Antonella Lauri sottolineava che “dalla lettura dell’articolo incriminato non emergono, ad avviso di questo PM, espressioni gratuitamente offensive dell’onore e del decoro dei responsabili della motonave Jolly Rosso, ma solo riflessioni connotate da un indiscutibile tono sarcastico dal quale traspare, invero, anche amarezza per una vicenda sulla quale si è a lungo indagato ed in merito alla quale molte sono state le sollecitazioni da parte degli organi di stampa e dei residenti nel comune interessato dallo spiaggiamento e di quelli limitrofi”».

Amantea Referendum, costituito il comitato comprensoriale “2 si per l’acqua bene comune”

10 marzo 2011 Commenti chiusi

Costituiti gruppi di lavoro per diffondere tra i cittadini notizie sul referendum dell’acqua.
Posa: «Le multinazionali devono conseguire dei profitti e non possono garantire la solidarietà tra i cittadini».

di Asmara Bassetti

Amantea - Venerdì 4 marzo, nella sede di Amantea del comitato civico Natale De Grazia, si è costituito il Comitato comprensoriale “2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE” contro la privatizzazione dell’acqua, per far vincere il SÌ al referendum.
Ad invitare associazioni, parrocchie, sindaci, rappresentanti delle istituzioni e singoli cittadini di Amantea e dei paesi limitrofi, ci ha pensato il comitato “Natale De Grazia”, che già da qualche mese, con impegno e costanza, sta provando a sensibilizzare la popolazione ad andare a votare al referendum che si terrà il 12 giugno. Alla riunione ha partecipato anche l’assessore Sergio Tempo in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Amantea.

Grazie a 1.400.000 firme, la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili due dei tre referendum contro la privatizzazione dell’acqua, ma il ministro degli interni Maroni ha stabilito che i referendum si terranno l’ultimo fine settimana utile alle votazioni vanificando almeno per adesso gli sforzi dei movimenti per l’acqua che avevano chiesto alle istituzioni di unificare i referendum con le elezioni amministrative del prossimo 15 maggio facendo risparmiare così agli italiani 400milioni di euro. Per tale ragione diventa fondamentale l’apporto di ogni cittadino per riuscire a motivare più gente possibile ad andare a votare, e far votare due Si per evitare che l’acqua, che è un bene comune, non finisca nelle mani dei privati diventando una merce su cui speculare.

“E’ un dovere dei cittadini contribuire alla copertura delle spese del servizio idrico – ha affermato Gianfranco Posa presidente del De Grazia – perché portare l’acqua dalle sorgenti nelle nostre case ha un costo. Ma se a gestire il servizio sono i privati a tale costo sarà aggiunto un surplus, perché i privati devono, giustamente, rispondere alle leggi del mercato e un buon imprenditore non è tale se non raggiunge il conseguimento di profitti. Se a gestire il servizio è invece un ente pubblico dovrà occuparsi di coprire i costi meramente necessari a portare acqua potabile nelle nostre case ed eventualmente potrà chiedere ai cittadini di pagare qualcosa in più per le famiglie che vivono in povertà ma che dell’acqua non possono fare a meno. E’ inverosimile pensare che una società multinazionale si preoccupi delle famiglie in stato di bisogno e come già successo in altri comuni a tutti i contribuenti che non pagheranno sarà tagliata l’acqua senza far differenza tra i “furbi” che intendono evadere i tributi e  chi vive in stato di povertà”.

Durante la riunione si sono formati dei gruppi operativi. Ci sarà infatti chi si occuperà di diffondere capillarmente con volantini e altri mezzi di comunicazione notizie sui referendum; altri si occuperanno della comunicazione via web diffondendo appelli su internet; un altro gruppo si occuperà di organizzare eventi o spettacoli teatrali per sensibilizzare anche i bambini sull’importanza dell’acqua che è un bene finito e che non va sprecato. Per quanto riguarda invece gli istituti scolastici superiori, verrà indetto, un concorso letterario sul tema dell’acqua, i vincitori saranno premiati con dei libri messi a disposizione dei volontari ma anche da alcune case editrici calabresi in primis la Rubettino che si è già detta disponibile a partecipare all’iniziativa.

Una giornata all’insegna del “SI”

1 marzo 2011 Commenti chiusi

Referendum Acqua. Il De Grazia in piazza per sostenere le ragioni del SI”

Domenica scorsa in mattinata gazebo ad Amantea e nel nel pomeriggio  “Festival popolare della salsiccia” a Belmonte.

di Asmara Bassetti

AMANTEA 27 febbraio, – Con il sole dalla loro parte, gli attivisti del comitato civico “Natale De Grazia”  si sono ritrovati domenica scorsa in piazza Commercio per sensibilizzare la popolazione in vista del referendum contro la privatizzazione dell’acqua che si dovrebbe tenere tra il prossimo 15 maggio e il 15 giugno.

Alle dieci e trenta era già tutto pronto sotto il gazebo e si è dato il via alla distribuzione di volantini informativi e la raccolta di contributi economici per  finanziare la campagna referendaria in cambio venivano distribuiti piccoli gadget realizzati artigianalmente da Roberta Rappini, attivista del De Grazia, mentre qualche palloncino con impresso lo slogan “2 si per l’acqua bene comune” veniva distribuito ai bimbi che passeggiavano con i genitori.

Il referendum sull’acqua pubblica è un esempio concreto di “democrazia partecipata”. I quesiti referendari sono stati voluti e e realizzati da semplici cittadini (lontani dai partiti) che oggi ne curano anche la promozione sostenendo di tasca propria e con i contributi dei singoli le spese.

Affinché i referendum abbiano validità sarà necessario raggiungere il quorum, ovvero bisognerà convincere ad andare a votare il 50% più uno degli aventi diritti al voto. Fanno  comunque ben sperare sia l’interesse e la partecipazione della gente ad iniziative come quelle di domenica, sia il milione e mezzo di firme che hanno accompagnato la presentazione dei quesiti referendari.

Nel pomeriggio gli attivisti del comitato si sono spostati nel comune Belmonte Calabro dove hanno partecipato, presso la biblioteca comunale, al “Festival popolare della salsiccia casereccia”. Questa iniziativa, promossa dal Gruppo Attivo Belmonte, dall’Associazione Nero di Calabria e dalla locale Pro loco e coordinata con grande impegno da Mario Arlia, prevedeva la competizione, appunto, di produttori artigianali del tipico salume calabrese. Una giuria dal palato fine ha assegnato alla commossa vincitrice, quale premio, un maialino nero. L’intera iniziativa è stata approntata sul tema dell’acqua pubblica e sulla promozione dei referendum con un intervento finale di Gianfranco Posa, Portavoce del comitato “Natale De Grazia”, che ha illustrato le ragioni del  “si” e l’importanza di come ognuno debba impegnarsi per convincere più persone possibili ad andare a votare “2 si per l’acqua bene comune”.

La serata si è conclusa con un “happy hour” a base di prodotti tipici, ottimo vino e salumi di maiale nero di Calabria, il tutto allietato con della buona musica popolare che ha animato il borgo antico del comune di Belmonte Calabro.
Il ricavato dell’happy hour è stato devoluto al finanziamento della campagna referendaria.