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Cordoglio per la scomparsa della moglie di Giannino Losardo

17 dicembre 2021 Commenti chiusi

Il comitato civico Natale De Grazia ha appreso con dolore la notizia della scomparsa di Rosina Gullo, vedova di Giovanni Losardo e si unisce al dolore che ha colpito la sua famiglia. Possa riposare in pace una donna che ha vissuto una vita nel dolore, con la speranza che i responsabili di quel dolore possano essere assicurati alla giustizia.

In questa triste occasione, ci sembra doveroso rievocare il contributo che Giannino ha offerto alla società civile calabrese, opponendosi al potere criminale che in quel periodo era molto pervasivo sul tirreno cosentino e soprattutto a Cetrato, la città in cui denunciava, da consigliere comunale, il malaffare e le connivenze, e spesso lo faceva da solo. Per tale ragione venne assassinato nell’estate del 1980. Un assassinio che non ha visto mai pagare i responsabili e per il quale attendiamo ancora giustizia.

Rimaniamo fiduciosi nelle istituzioni, ma sappiamo bene che in Calabria esse da sole non bastano. Accanto ad un impegno rinnovato dello Stato serve una maggiore consapevolezza di tutti i cittadini nella lotta contro la ‘ndrangheta, in memoria di Giannino e degli altri martiri civili, e in forza dell’esempio e del testamento di giustizia che ci hanno affidato.

Il Comitato Civico Natale De Grazia

 

Il Comitato De Grazia premiato a Chieti

22 marzo 2011 Commenti chiusi

Premio nazionale Agenda Rossa al comitato De Grazia “per la meritoria opera di difesa del territorio” conferito dal movimento Agende Rosse di Salvatore Borsellino nella giornata della memoria delle vittime della mafia.

Un momento della premiazione del Comitato

«Dedico il premio alla memoria di Natale De Grazia, e lo condivido con tutti gli attivisti del comitato e con i calabresi onesti» con queste parole Gianfranco Posa, presidente del “Comitato civico Natale De Grazia” ha ritirato a Chieti il Premio nazionale Agenda Rossa conferito all’associazione calabrese per la sua «meritoria opera a difesa del territorio».

Un premio conferito al comitato dalla consulta degli studenti della provincia di Chieti che hanno invaso con il loro entusiasmo il teatro Marrucino nel centro storico della città abruzzese, in un evento promosso dall’associazione “Chieti Resiste” – coordinata dall’infaticabile presidente Luca De Stefanis –  e dalle “Agende Rosse”, movimento fondato da Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, giudice ucciso nella strage di mafia di via D’Amelio nel ’92 a Palermo.

Il premio “Agenda Rossa – Giornata della commemorazione delle vittime di mafia” è uno degli appuntamenti principali nel calendario del Movimento Agende Rosse ed ha come simbolo la famosa agenda sulla quale il giudice Paolo Borsellino annotava i suoi preziosi appunti e misteriosamente scomparsa subito dopo l’attentato. Uno dei misteri d’Italia sul quale, dopo diciannove anni, si attende ancora una verità processuale.

«Generalmente chi conferisce un premio considera chi lo riceve persone “eccezionali” – ha detto Posa -. Noi siamo persone normali, che vivono una vita comune, ma che hanno deciso di dire basta ai soprusi, al maltrattamento del territorio, all’avvelenamento delle nostre terre e delle nostre vite». Un’esperienza entusiasmante non tanto per il riconoscimento ricevuto ma per gli incontri, per le storie che si sono condivise. Tra le altre quella dell’imprenditore calabrese Gaetano Saffioti

Celestini, Saffioti, Posa, Zampaglione, Genchi, Napoli

che ribellandosi al “pizzo” ha mandato in galera 43 persone stravolgendo da quel momento la propria vita e quella della propria famiglia che vive sotto scorta e che è stata per lungo tempo isolata dai propri concittadini. Oppure le esperienze raccontate a tavola da Baldessarro e Còmito due giornalisti calabresi minacciati dalla ‘ndrangheta.

«Lusingato e amareggiato nello stesso tempo – si è detto ancora Posa – perché lontano dalla nostra terra hanno più considerazione di noi, mentre in Calabria non tutti ci considerano persone perbene. Molti ci vedono come persone che cercano “gloria” attraverso la diffamazione della nostra regione, gente che crea un’immagine turistica negativa. Ma nonostante il “fango” noi continueremo a difendere la nostra Terra, perché la amiamo».

Interessante poi il dibattito seguito alla premiazione, con gli studenti che spesso chiedevano “ma cosa possiamo fare per sconfiggere la mafia?” La risposta dei testimoni quasi univoca “svolgere bene e onestamente il proprio lavoro ed il proprio ruolo di cittadini nella società,  essere testimoni di legalità nella vita quotidiana, combattere il clientelismo”. Partecipare alla vita pubblica, alle decisioni che ci riguardano in qualità di cittadini stringendo “reti di relazioni” perché, come diceva qualcuno, “non possono ucciderci tutti”.

Al microfono Luca De Stefanis, presidente "Chieti Resiste"

Al microfono Luca De Stefanis presidente "Chieti Resiste"

I premiati della seconda edizione del premio Nazionale Agenda Rossa di quest’anno:

  • Comitato Civico “Natale De Grazia” – Premio “Agenda Rossa” alle Associazioni:
  • Ascanio Celestini  – Premio “Agenda Rossa” alla Cultura
  • Serena Verrecchia – Premio “Giovane Agenda Rossa”, alla memoria di Giuseppe Gatì
  • Gaetano Saffi­oti – Premio “Agenda Rossa” all’Imprenditoria che Resiste
  • Giuseppe Baldessarro e Pietro Comito – ritirano il Premio “Agenda Rossa” all’Informazione conferito ai giornalisti minacciati dalla ‘ndrangheta in Calabria
  • Federico Zampaglione (Tiromancino) – Premio “Agenda Rossa” alla Musica
  • On. Angela Napoli – Premio “Agenda Rossa” alla Politica
  • Letizia Battaglia (fotografa) – Premio Speciale “Emanuela Loi”
  • Gioacchino Genchi – Premio “Agenda Rossa d’Oro”