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Archivio per aprile 2012

I veleni dell’Oliva possono causare i tumori e l’area va bonificata.

17 aprile 2012 Commenti chiusi

E’ quanto emerso  dall’incontro “La vita innanzitutto – Inquinamento ambientale e tumori” organizzato dal comitato De Grazia

Amantea, 16 aprile 2012 - Una sala consiliare gremita ha accolto gli esperti, invitati dal comitato De Grazia, all’incontro “La vita innanzitutto – Inquinamento ambientale e tumori” che si è tenuto sabato 14 aprile ad Amantea. Tra i presenti tante persone colpite direttamente dal cancro o da altre malattie epidemiologiche e i parenti di vittime della malattia. Tanti drammi familiari che si sono identificati nelle testimonianze di Palmiro Medaglia, papà del giovane amanteano Stefano, venuto a mancare alcuni mesi addietro – e  Luigi Pacchiano operaio della fabbrica Marlane di Praia a Mare ammalatosi di tumore, come molti suoi colleghi, a causa degli inquinanti utilizzati nel ciclo di lavorazione dell’opifico dismesso da anni.

La gente era ansiosa di sapere se le sostanze seppellite nell’Oliva sono pericolose per la salute e se possono essere causa delle loro malattie. E il professor Alfonso Lorelli del comitato De Grazia, nell’introdurre i relatori ha sollecitato soprattutto i medici a fornire maggiori chiarimenti.

Massimo Lopez

La relazione del prof. Massimo Lopez, oncologo di fama internazionale, è stata accentrata proprio sugli effetti che alcune sostanze, in particolare alcuni isotopi radioattivi, producono sulla salute di coloro che vi restano esposti per periodi più o meno lunghi. Riportando anche statistiche e dati ormai acquisiti dalla “letteratura” in materia, egli ha evidenziato il rapporto causale riscontrato tra esposizione a sostanze radioattive e diverse malattie oncologiche.

Poiché i carotaggi effettuati nella vallata dell’Oliva hanno dimostrato la presenza  di cesio 137 in quantità 16 volte superiore alla norma, di cadmio e cobalto con anomalie  pari, rispettivamente, a 14 ed a 13 volte superiori ai limiti, è emersa con forza la necessità e l’urgenza di bonificare i siti inquinati che attentano alla salute della popolazione interessata.

Anche le relazioni del dott. Giacomino Brancati e della dott.sa Giorno (che ha trattato il problema del registro tumori della provincia di Cosenza di cui è responsabile), nonostante le prudenti dichiarazioni che spesso contraddistinguono le relazioni dei medici quando si parla di malattie tumorali e di mortalità, hanno confermato i possibili nessi di causalità tra i veleni presenti nella zona e la diffusione di alcune patologie tumorali. Inevitabilmente la discussione si è spostata sulla bonifica considerata da tutti assolutamente necessaria.

Ad affrontare l’argomento per la provincia di Cosenza è intervenuto il dirigente del dipartimento ambiente dott. Francesco Toscano, per il comune di Amantea il vicesindaco Michele Vadacchino, il dott. Piero Piersanti per la Cgil di Cosenza e l’on. Doris Lo Moro.

Vadacchino ha illustrato i contenuti dell’incontro avuto –  insieme con i primi cittadini di Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea e Aiello Calabro – presso la sede della Regione Calabria con l’assessore all’ambiente Francesco Pugliano che ha comunicato i motivi per cui l’Oliva non è stato inserito nel piano di bonifica per il quale sono stati stanziati recentemente 45milioni di euro. L’assessore ha addotto tra le altre cause il fatto che ancora la Regione non è in possesso dei dati elaborati dall’Ispra; “una situazione inaccettabile – ha affermato il presidente del comitato Gianfranco Posa – visto che il comitato De Grazia già da mesi è in possesso delle analisi elaborate dall’Ispra che sono state fornite dalla Procura di Paola dopo una formale richiesta; perché gli enti non hanno fatto la stessa cosa? Sono loro a dover tutelare la salute dei cittadini ed a compiere tutto ciò che è necessario per farlo”.

Doris Lo Moro

Situazione intollerabile anche per l’on. Lo Moro che, chiudendo i lavori, ha esortato le istituzioni a parlarsi e collaborare. La deputata ha riferito che presto sarà presentata una nuova interrogazione in Parlamento per spingere il ministero competente ad agire con celerità e mettere in condizioni la regione di intervenire celermente. Non si può perdere altro tempo dietro i cavilli burocratici come quelli esposti dalla Regione, nè per quanto riguarda la bonifica, nè per l’istituzione del registro tumori, la mancanza del quale non giustifica inadempienze perche “basta una sola persona in più deceduta per tumore rispetto alla media, per giustificare la bonifica”. Sulla vicenda sono state presentate anche  interrogazioni da parte di numerosi consiglieri regionali che hanno stigmatizzato la mancata bonifica della vallata del fiume Oliva.

Cliccare sul link sotto per vedere il video registrato degli interventi del convegno

VIDEO CONVEGNO

Comitato civico Natale De Grazia

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“La vita innanzitutto” sarà al centro di un dibattito organizzato dal Comitato De Grazia

11 aprile 2012 Commenti chiusi

I cittadini incontreranno medici, esperti e istituzioni per capire gli effetti sulla salute degli inquinanti ritrovati nell’Oliva e per affrontare il problema della bonifica.

Amantea 11 apr. 2012 – Si svolgerà sabato 14 aprile alle ore 17 presso la sala consiliare del comune di Amantea l’incontro  “La vita innanzitutto – Inquinamento ambientale e tumori”, organizzato dal Comitato civico “Natale De Grazia”.

L’evento permetterà di fare il punto sull’attuale situazione  nella vallata del fiume Oliva così come è stata “fotografata” dal piano di caratterizzazione elaborato dall’Ispra.

La presenza all’incontro di medici e oncologi aiuterà a capire quali conseguenze possono avere gli inquinanti rilevati nel fiume sulla salute della popolazione residente. A tal proposito efficaci saranno le testimonianze di chi ha dovuto fare i conti con la malattia.

Sarà reso noto lo stato dell’arte del registro tumori della provincia di Cosenza, uno strumento essenziale per la ricerca sulle cause del cancro e per la programmazione di un piano di prevenzione sanitario adeguato.

Verranno poi esaminate le possibili soluzioni al problema ambientale del fiume Oliva e quindi si parlerà della bonifica. La  Regione Calabria ha da poco stanziato 45 milioni di euro per bonificare vecchie discariche site in 17 comuni della Calabria. Da questo elenco sono stati esclusi tutti i siti ricadenti nel bacino del fiume Oliva e ubicati nei comuni di Amantea, Aiello Calabro, San Pietro in Amantea e Serra d’Aiello. Tale esclusione ha provocato la reazione di protesta del Comitato che ha sollecitato poi i sindaci dei comuni interessati a chiedere un incontro al Presidente della regione e all’assessore regionale all’ambiente per conoscere le ragioni che hanno escluso, inopinatamente, dagli interventi una delle aree più inquinate della regione.

Tale esclusione e il successivo intervento del comitato De Grazia hanno spinto molti consiglieri regionali d’opposizione a formulare delle interrogazioni al presidente della giunta e all’assessore regionale all’ambiente per chiedere i motivi di tale esclusione e sollecitare comunque degli interventi di risanamento.La situazione del fiume Oliva è stata anche oggetto di una interrogazione in Parlamento arrivando ad interessare anche la Comunità europea. Infatti la situazione dell’Oliva è risultata grave anche ai commissari del Parlamento Europeo (commissione Envi) che nei mesi scorsi hanno effettuato un sopralluogo nell’Oliva incontrando i tecnici e gli inquirenti che da anni indagano sullo smaltimento illegale di rifiuti nella vallata e hanno chiesto alle autorità italiane un intervento urgente.

 

Saranno presenti:

Massimo Lopez - Oncologo dell’Ospedale Regina Elena di Roma e professore universitario

Giacomino Brancati - Medico, dirigente della regione Calabria che ha condotto uno studio epidemiologico nella vallata del Fiume Oliva per conto della Procura di Paola

Anna Giorno - Responsabile UO Screening Oncologico dell´Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Ci parlerà del’importanza del registro tumori, delle informazioni che contiene e ci illustrerà lo stato dell’arte del registro tumori Asp di Cosenza e Crotone

Doris Lo Moro - Parlamentare, già magistrato e assessore regionale alla Sanità

Giuseppe Aieta - Assessore Ambiente Provincia di Cosenza

Francesco Tonnara - Sindaco di Amantea

Giovanni Donato - Segretario Generale Cgil Cosenza

con le testimonianze di:

Francesco Cirillo -  Giornalista e scrittore ci parlerà del caso “Marlane” la fabbrica di Praia a Mare al centro di un processo giudiziario che si spera darà giustizia ai tanti operai ammalati e morti di tumore.

Palmiro Medaglia - Presidente dell’associazione “Stefano ’78″ e papà di Stefano Medaglia – a cui l’associazione è dedicata – giovane Amanteano venuto a mancare di recente.

coordinerà i lavori

Alfonso Lorelli - comitato civico Natale De Grazia

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Ennesimo atto intimidatorio a Don Panizza e la sua Comunità

11 aprile 2012 Commenti chiusi

«Vogliamo la scorta per Don Giacomo Panizza e la videosorveglianza nella sede “Pensieri e Parole» a chiederlo il movimento “Agende Rosse Calabria”,  il Comitato Natale De Grazia e “Donnelibertadistampa Calabria”

Foto: Lameziainstrada.tv

Lamezia Terme - Due colpi di pistola alla saracinesca del centro per disabili e migranti “Pensieri e parole”. E’ l’ennesima intimidazione all’associazione “Comunità Progetto Sud” di Lamezia Terme dopo i due già perpetrati nei mesi scorsi con un colpo di pistola alla finestra e l’esplosione di un ordigno al citofono. Presa di mira la comunità guidata da don Panizza sita nel palazzo requisito al clan dei Torcasio, oggi sede di attività d’integrazione e accoglienza per minori stranieri e disabili, di due case accoglienza e dove trovano allocazione la sede legale di Banca Etica  e di numerose associazioni come il “Forum del terzo settore”, la Fish regionale”, “Dpi”, “Le agricole”, R-evolution legalità” e lo sportello informativo sui diritti. Un fatto grave. L’ennesima dura minaccia all’attività di Don Giacomo Panizza e della Comunità che dirige, che da anni sono al fianco delle persone più deboli tenendo testa ai locali clan della ‘ndrangheta in un territorio difficile, come quello Lametino. Ciò che spaventa la società civile e le associazioni presenti sul territorio e attive sul fronte antimafia è che, a distanza di mesi, la sicurezza di Don Giacomo Panizza non sembra essere stata rafforzata. E lo stabile sede dell’associazione resta un obiettivo facile da colpire. A lanciare l’allarme l’associazione “Natale De Grazia”, e il movimento “Agende Rosse della Calabria” e “Donnelibertadistampa Calabria” che lanciano un appello: “Chiediamo alla Procura, alla Prefettura, alla Questura e al Viminale di intervenire tempestivamente per dare la scorta a Don Giacomo Panizza. E ci chiediamo come mai, dopo tutto questo tempo, il palazzo oggetto delle tante intimidazioni non è ancora stato posto sotto videosorveglianza. Lo troviamo assurdo e chiamiamo in causa le istituzioni, perché provvedano il prima possibile a garantire la giusta vigilanza allo stabile” . E la associazioni aggiungono: “Invitiamo, inoltre, la Commissione Antimafia che si recherà a Monasterace il 12 aprile a passare anche a Lamezia Terme, per portare il segno della presenza delle istituzioni in una terra di confine dove la ‘ndrangheta la fa da padrone. La “Comunità Progetto Sud” non può essere dimenticata”.

“Donnelibertadistampa Calabria”

Comitato “Natale De Grazia”

Movimento Agende Rosse Calabria

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Processo stralcio sul fiume Oliva. In aula Le testimonianze degli esperti

10 aprile 2012 Commenti chiusi

I tecnici dell’Ispra confermano l’alta contaminazione da metalli pesanti che all’epoca dell’interramento presentavano una concentrazione “drasticamente superiore” a quella riscontrata dalle analisi effettuate sui campioni di terreno prelevati con i carotaggi del 2010.

 

di seguito l’articolo di Roberto De Santo sul sito del  Corriere della Calabria

Processo “Valle dell’Oliva”, ascoltati i consulenti

Nel procedimento stralcio dell’inchiesta sull’inquinamento della zona le testimonianze hanno confermato l’alto livello di contaminazione

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Arru con la commissione europea Envi

AMANTEA È stato il giorno delle escussioni dei consulenti tecnici incaricati di valutare il livello di inquinamento della Valle dell’Oliva. Nell’udienza odierna, celebrata nel Tribunale di Paola, il giudice monocratico Pierpaolo Bortone e le parti hanno interrogato a lungo i tecnici per capire cosa si sia verificato in questo territorio e precisamente in località Carbonara di Aiello Calabro. Un processo stralcio – quello svoltosi stamani nelle aule del Palazzo di giustizia  paolano – dell’inchiesta principale sulla vicenda dell’Oliva e che vede accusato Arcangelo Guzzo, in qualità di concessionario di un terreno in cui sono stati rinvenuti un altissimo livello di contaminazione: per lo più fanghi industriali e idrocarburi. Per la Procura di Paola, coordinata da Bruno Giordano, l’accusa è quella di aver trasformato il terreno in gestione a Guzzo in una vera e propria discarica illecita di materiale altamente pericoloso. Fondamentale per sostenere l’accusa la testimonianza di Leonardo Arru, direttore dei lavori di caratterizzazione della valle che ha ripetuto in aula quanto queste sostanze per caratteristiche e quantitativi riscontrati non poteva provenire da lavorazioni locali. Nel corso del processo è anche emersa la forte contaminazione di uliveti della zona. La prossima udienza di questo processo si terrà il 20 novembre. Mentre il 9 ottobre si celebrerà l’altro stralcio contro ulteriori proprietari di terreni all’interno  dell’Oliva.
Soddisfazione per l’andamento del procedimento è stata espressa dal legale di Legambiente, Rodolfo Ambrosio, ammessa come parte civile del processo: «Questa vicenda consentirà di capire cosa sia successo realmente nell’Oliva e soprattutto di individuare le responsabilità di quanto accaduto. Il nostro timore resta quello che il livello di inquinamento sia ancora maggiore di quanto finora verificato visto che le indagini sul posto sono state realizzate fino a dieci metri. Mentre la contaminazione potrebbe essere avvenuta a profondità superiori».

 

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