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Ennesimo atto intimidatorio a Don Panizza e la sua Comunità

11 aprile 2012

«Vogliamo la scorta per Don Giacomo Panizza e la videosorveglianza nella sede “Pensieri e Parole» a chiederlo il movimento “Agende Rosse Calabria”,  il Comitato Natale De Grazia e “Donnelibertadistampa Calabria”

Foto: Lameziainstrada.tv

Lamezia Terme - Due colpi di pistola alla saracinesca del centro per disabili e migranti “Pensieri e parole”. E’ l’ennesima intimidazione all’associazione “Comunità Progetto Sud” di Lamezia Terme dopo i due già perpetrati nei mesi scorsi con un colpo di pistola alla finestra e l’esplosione di un ordigno al citofono. Presa di mira la comunità guidata da don Panizza sita nel palazzo requisito al clan dei Torcasio, oggi sede di attività d’integrazione e accoglienza per minori stranieri e disabili, di due case accoglienza e dove trovano allocazione la sede legale di Banca Etica  e di numerose associazioni come il “Forum del terzo settore”, la Fish regionale”, “Dpi”, “Le agricole”, R-evolution legalità” e lo sportello informativo sui diritti. Un fatto grave. L’ennesima dura minaccia all’attività di Don Giacomo Panizza e della Comunità che dirige, che da anni sono al fianco delle persone più deboli tenendo testa ai locali clan della ‘ndrangheta in un territorio difficile, come quello Lametino. Ciò che spaventa la società civile e le associazioni presenti sul territorio e attive sul fronte antimafia è che, a distanza di mesi, la sicurezza di Don Giacomo Panizza non sembra essere stata rafforzata. E lo stabile sede dell’associazione resta un obiettivo facile da colpire. A lanciare l’allarme l’associazione “Natale De Grazia”, e il movimento “Agende Rosse della Calabria” e “Donnelibertadistampa Calabria” che lanciano un appello: “Chiediamo alla Procura, alla Prefettura, alla Questura e al Viminale di intervenire tempestivamente per dare la scorta a Don Giacomo Panizza. E ci chiediamo come mai, dopo tutto questo tempo, il palazzo oggetto delle tante intimidazioni non è ancora stato posto sotto videosorveglianza. Lo troviamo assurdo e chiamiamo in causa le istituzioni, perché provvedano il prima possibile a garantire la giusta vigilanza allo stabile” . E la associazioni aggiungono: “Invitiamo, inoltre, la Commissione Antimafia che si recherà a Monasterace il 12 aprile a passare anche a Lamezia Terme, per portare il segno della presenza delle istituzioni in una terra di confine dove la ‘ndrangheta la fa da padrone. La “Comunità Progetto Sud” non può essere dimenticata”.

“Donnelibertadistampa Calabria”

Comitato “Natale De Grazia”

Movimento Agende Rosse Calabria

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