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Referendum, le emozioni di chi ha lavorato

15 giugno 2011

Grande risultato nel comprensorio di Amantea ed è festa grande.

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di Asmara Bassetti

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E’ fatta! Il referendum è passato!
I numeri parlano chiaro e sono andati oltre le aspettative di tutti: il 57% degli italiani aventi diritti al voto si è recato alle urne – più di 27 milioni di cittadini – superando di gran lunga la soglia del 50% + 1 necessaria per rendere valido il referendum.

Nonostante il Governo avesse scelto l’ultima data utile per indire i referendum – rifiutandosi di accorpare il referendum con le elezioni amministrative e facendo spendere ben 300 milioni di euro in più agli italiani – il popolo, tra il mare e il proprio futuro ha scelto  quest’ultimo, bocciando la privatizzazione dell’acqua pubblica, il nucleare e il legittimo impedimento.

E’ stato un percorso duro e faticoso quello che ha portato al referendum e lo sanno bene le associazioni ed i comitati, come il “De Grazia”, che insieme ad altre organizzazioni e liberi cittadini, per mesi si è battuto per sensibilizzare gli abitanti del comprensorio di Amantea senza tralasciare i paesini e le contrade. Anche i singoli volontari sono stati promotori dei temi referendari all’interno della propria cittadina – parlando con la gente, facendo numerosi stand informativi, volantinaggio, spettacoli, dibattiti, che vista la grande vittoria, hanno dato i suoi frutti.

Amantea, ha sorpreso tutti con una percentuale di votanti pari al 61,27%, ma l’importanza del referendum è stata molto sentita anche nei paesi vicini “animati” dal De Grazia: Falconara Albanese 55,8%, Lago 55,99 %, Cleto 53,3%, Longobardi 51,9%, Fiumefreddo Bruzio 50,4%, Belmonte Calabro 50,1%, S, Pietro in Amantea 49,68%, Serra D’Aiello 48,8%, Aiello Calabro 43,7%.

Immensa la gioia nell’apprendere che “ce l’avevamo fatta”, che potevamo gridare alla vittoria tante notti sognata, che a bassa voce avevamo iniziato a pronunciare già nei primi momenti dopo l’inizio degli sfogli. Ma la vittoria c’è stata, donando a tutti un’emozione che non si può spiegare a parole ma solo ricordare attraverso i numerosi momenti passati insieme a cercare di “far andare tutto nel verso giusto”.

Immancabile la festa “liberatoria” con un tuffo nei colori del referendum: le bandiere  azzurre dell’acqua pubblica ed il giallo del nucleare e la gioia immensa dei membri del comitato che hanno voluto condividere con tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento del quorum.
Insomma, una battaglia sudata, ma che alla fine ha premiato l’impegno di tutti, a dimostrazione che ogni guerra contro “il potente” può essere vinta, se il popolo si unisce e combatte insieme per i propri ideali e i propri diritti!
E’ stato così da sempre!

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