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Comitato “De Grazia”. Cosa è successo dopo il 24 ottobre?

7 gennaio 2010

Comitato “De Grazia”: un Gazebo in piazza per spiegare cosa è successo dal 24 ottobre in poi


DSCN8017Amantea 6 gennaio 2009 - Il Comitato civico “Natale De Grazia”, promotore ed organizzatore della manifestazione nazionale del 24 ottobre che ha portato nella città di Amantea (CS) oltre 30.000 persone provenienti non solo dalla nostra regione, ribadisce la necessità di non allentare la mobilitazione attorno al problema dell’inquinamento del nostro mare e delle nostre terre. Proprio per questo il Comitato “De Grazia” ha sentito la necessità di informare i cittadini sull’attività svolta nelle ultime settimane dall’associazione. Per tale ragione  ha allestito un gazebo nella centralissima piazza Commercio della città di Amantea giorno 6 gennaio con esposizione di foto, proiezione di filmati e con la distribuzione di un volantino sullo stato dei lavori nel fiume oliova, sulla vicenda “navi dei veleni” e sui progetti futuri sintetizzati dis eguito.

Vallata dell’Oliva

Stiamo costantemente monitorando la situazione mantenendo i contatti sia con la Procura della Repubblica di Paola sia con la Regione. In particolare con quest’ultima abbiamo avuto una serie di incontri che ci hanno consentito di conoscere le attività già avviate dalle istituzioni su questa zona. Dopo una prima verifica su quest’area, effettuata dai tecnici inviati dalla Procura, sono ora in azione tecnici specializzati del Ministero dell’Ambiente oltre a personale dell’Arpacal, del Corpo forestale dello Stato e del Comando dei Vigili del Fuoco. Questo personale sta predisponendo i siti per le successive analisi che avverranno attraverso specifici carotaggi ad opera di una ditta specializzata. I tempi di realizzazione non sono brevissimi. Occorre procedere con molta cautela e senza improvvisazioni, anche per evitare danni alle persone che procedono negli accertamenti e nei prelievi del materiale da analizzare. E’ prevedibile che entro un paio di mesi arriveranno i risultati delle prime analisi che verranno effettuati da tre diversi laboratori scientifici per conto della Regione, della Procura di Paola e del Ministero. Tali risultati saranno comparati tra di loro e dalle risultanze si conoscerà la verità scientifica sulle fonti inquinanti. E’ nostra intenzione, appena avremo acquisito queste informazioni, organizzare un incontro con la cittadinanza per comunicare quanto appreso. In attesa cercheremo di recuperare altri dati soprattutto di carattere medico sull’incidenza dei tumori nei nostri territori.

Vicenda delle “navi dei veleni”

Non ci ha per nulla convinto la “verità” fornita da ministero dell’Ambiente sul relitto di Cetraro. Troppo frettolose e contraddittorie le risposte che ci sono pervenute su una vicenda che presenta, per noi, molti lati oscuri. Ad iniziare dal luogo dove sono state effettuate le ricerche del Ministero, dalle caratteristiche del relitto esaminato dalla “Oceano Mare” e dalla velocità con la quale si sono svolte queste indagini. Su questi interrogativi abbiamo chiesto lumi al ministro Prestigiacomo ma a tutt’oggi non abbiamo avuto risposte esaurienti. Su tutte una: come mai neanche un relitto coinvolto nei traffici illeciti di rifiuti tossici, nocivi o radioattivi finora è stato individuato nonostante questi traffici siano stati accertati ormai da anni da tante indagini della magistratura e dalle stesse Commissioni parlamentari d’inchiesta? Per questo stiamo cercando di mantenere alta la soglia di attenzione informando e sensibilizzando le popolazioni residenti nelle aree dove questi presunti affondamenti sono avvenuti. Sempre con questo intento abbiamo partecipato ad un forum ambientalista regionale che si è svolto il 6 dicembre scorso a Lamezia Terme nonché ad altre iniziative.

Cosa c’è  in cantiere sugli altri fronti

Stiamo raccogliendo tutte le informazioni sullo stato di salute del nostro mare, sulla qualità delle acque che sgorgano dai nostri rubinetti, sulla gestione dei rifiuti e sull’inquinamento elettromagnetico che interessa la nostra città. Ma per andare avanti, con rinnovata convinzione e vigore, abbiamo bisogno soprattutto dell’attenzione e dell’aiuto di tutta la popolazione.

La battaglia che conduciamo non è solo nostra,

la salute da proteggere è quella di tutti.

Amantea il 24 di ottobre 2009 è diventata la “capitale d’Italia”

nella lotta all’inquinamento.

Dopo anni di notizie negative sulla nostra città, il nome di Amantea ha avuto un impatto altamente positivo in Italia ed all’estero di cui possiamo essere fieri. Proprio l’orgoglio e la convinzione di avere iniziato una battaglia giusta e di lunga durata ci spinge a chiedere a tutti voi di non smobilitare ma di aiutarci a continuare a batterci per far sopravvivere il vero spirito del 24 ottobre:mattina gazebo


LOTTARE PER UN FUTURO MIGLIORE

PER LA NOSTRA REGIONE!

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