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Archivio per maggio 2010

Comitato De Grazia: 1° maggio a Rosarno perchè “Il lavoro rende liberi”

4 maggio 2010 Commenti chiusi

Foto - Pino Posteraro

Rosarno Primo maggio 2010 - Tra le ventimila persone scese in piazza a Rosarno per gridare “Lavoro, legalita’ e solidarietà” insieme alla federazione dei sindacati italiani (Cgil,Cisl e Uil), c’erano anche gli attivisti del Comitato “Natale De Grazia” di Amantea (CS), che con la CGIL della cittadina tirrenica ha raggiunto in pulmann la città della Piana.

La festa del Primo Maggio quest’anno si è tenuta a Rosarno poiché la città della Piana di Gioia Tauro è stata teatro, nei mesi scorsi, di violenti scontri tra la popolazione locale e braccianti immigrati, insorti dopo ripetuti atti di violenza e per le impossibili condizioni di vita a cui erano costretti. “I fatti di oggi – ha detto Epifani commentando gli arresti degli ultimi giorni – hanno dato forza alla scelta di festeggiare a Rosarno il primo maggio”.
Ma non basta la mano dura dello Stato, seppur necessaria, a sconfiggere la cultura della prevaricazione, dello sfruttamento, la cultura mafiosa.

Tra saracinesche “serrate” con i sigilli delle Procura perchè sequestrate a famiglie legate alla criminalità organizzata locale, gli attivisti del comitato si sono imbattuti in alcuni esercizi commerciali dove i titolari affermavano con serenità e convinzione – lamentandosi di come la stampa ha descritto la loro città e i suoi abitanti parlando degli scontri di Rosarno –  che gli ‘ndranghetisti sono “brave persone” e che “noi siamo amici della ‘ndrangheta”.

Ecco se la mafia deve combatterla lo Stato, le Istituzioni, la “cultura mafiosa” quella che fa affermare alle persone comuni che “gli ‘ndranghetisti sono amici del popolo” (e sono parole non pronunciate solo a Rosarno) devono cambiarla i cittadini,  il mondo della “cultura”, ad iniziare dalle scuole, la chiesa, le associazioni…e tutte le persone singole o riunite in forme di aggregazione sociale…solidale.

“Il lavoro rende liberi” e chi è libero può dire “NO” a chi gli offre da vivere in modo illecito.

“Sono necessarie politiche che sostengano lo sviluppo, che sostengano l’occupazione e che diano vita ad un vero è proprio ‘piano straordinario’ per il lavoro e per la disoccupazione” il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, lo ha chiesto nel suo intervento dal palco della manifestazione del primo maggio a Rosarno. “Questa – ha aggiunto Epifani – è la festa del lavoro, dei giovani, dei disoccupati, che chiedono dignità e riconoscimento. Ma prima di tutto, il nostro impegno è nei confronti del lavoro che manca”. Come spiega il leader della CGIL in Italia ci sono “due milioni di disoccupati, tante aziende in crisi, tante che chiudono nel nord, nel centro e nel sud d’Italia, con la differenza però, che quando chiude un’azienda nel meridione non è facile trovarne un’altra che riaprirà” per questo, prosegue Epifani “chiediamo al governo di fare di più, perché questa è una crisi difficile che durerà e rischiamo di avere una ripresa senza lavoro”.

Foto- Pino Posteraro

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Privatizzazione acqua, il “De Grazia” raccoglie in poche ore centinaia di firme per il referendum abrogativo

3 maggio 2010 Commenti chiusi

Altissima la partecipazione dei cittadini di Amantea all’iniziativa promossa dal Comitato civico “Natale De Grazia”. Tra gli altri, anche alcuni amministratori locali.

Foto Antonio Cima

AMANTEA, 03 mag 2010 - Centinaia di firme raccolte e moduli per la presentazione del referendum terminati. Sono questi i primi significativi dati registrati dal Comitato “Natale De Grazia” di Amantea a poche ore dall’inizio della campagna di raccolta delle firme, per chiedere l’abrogazione della normativa che prevede la privatizzazione dell’acqua. Un dato più che incoraggiante che porta gli attivisti del movimento civico amanteano a proseguire nella battaglie per mantenere pubblica la gestione e la fornitura dell’acqua nell’intero territorio italiano.

Un’iniziativa promossa su scala nazionale dal “Forum italiano dei movimenti per l’acqua” a cui il Comitato “De Grazia” ha aderito con slancio ed entusiasmo. Nella sola giornata di domenica scorsa, allo stand allestito dagli attivisti dell’associazione e messo a disposizione dal Comune di Amantea nella centralissima piazza Commercio, si sono fermati in centinaia per firmare i moduli necessaria a proporre il referendum abrogativo delle norme introdotte dal  D.Lgs. 152/2006, che prevede, appunto, la privatizzazione dell’acqua pubblica. In particolare i tre quesiti referendari, proposti dagli organizzatori, chiedono l’abrogazione della norma che dispone di eliminare i profitti dal bene comune acqua (Abrogazione dell’art. 154 del D.lgs 152/06), di aprire la strada della ripubblicizzazione (Abrogazione dell’art. 150 del D.lgs 152/06) e di fermare la privatizzazione dell’acqua (Abrogazione dell’art.23 bis L. 133/08).  Una richiesta che è stata pienamente accolta dai cittadini di Amantea che grazie alle loro firme contribuiranno in maniera sostanziale al successo della petizione referendaria. Un successo che ha spinto gli attivisti del Comitato “De Grazia” a decidere di riproporre la raccolta di firme anche nei prossimi giorni in molte piazze dell’hinterland amanteano.

foto - A. Cima

“Il processo di privatizzazione dell’acqua – si legge in un volantino diffuso dal Comitato “De Grazia” –  partito nel 1994 (Governo Amato), è stato recentemente portato a termine dal Governo Berlusconi, con il decreto Ronchi che prevede l’affidamento ai privati della gestione di tutto il servizio idrico. Entro il 2011 l’acqua dovrà essere “messa sul mercato” per essere gestita privatamente. Infatti in ogni società mista che gestirà il servizio, la quota di capitale pubblico dovrà essere minoritaria ed entro il 2015 non dovrà superare il 30%”. “Poiché qualsiasi privato che investe capitali – spiegano gli attivisti del “De Grazia” – lo fa per guadagnarci il più possibile, è facile prevedere aumenti enormi di tariffe che faranno diventare l’acqua del rubinetto più cara di quella comprata nei supermercati”. Ed a questo proposito citano alcuni esempi. “In quei comuni dove l’esperimento di privatizzazione è già stato attuato – affermano –  i cittadini si sono visti aumentare le bollette del 200-300 per cento. Accadrà la stessa cosa a tutti noi se non verrà fermata questa ennesima operazione di speculazione ai danni dei cittadini-consumatori”.

Comitato De Grazia

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Acqua pubblica. Amantea 2 maggio firma il referendum

2 maggio 2010 Commenti chiusi

Amantea - Il comitato civico Natale De Grazia domenica 2 Maggio ad Amantea, ha organizzato un banchetto per la raccolta firme valide per la presentazione del referendum abrogativo delle norme che favoriscono la privatizzazione dell’acqua.
Un gazebo informativo sarà allestito in Piazza Commercio dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e nel pomeriggio dalle ore 17.00 alle ore 20.00.

BLOCCHIAMO LA PRIVATIZZAZIONE

DELLA NOSTRA ACQUA

L’acqua, come l’aria che respiriamo, ci permette di vivere. Lo Stato che ha permesso la vendita della nostra acqua ai privati per farvi profitti sta commettendo un delitto perché consente la “mercificazione” della nostra stessa vita.

Il processo di privatizzazione dell’acqua, partito nel 1994 (Governo Amato), è stato recentemente portato a termine dal Governo Berlusconi, con il decreto Ronchi che prevede l’affidamento ai privati della gestione di tutto il servizio idrico. Entro il 2011 l’acqua dovrà essere “messa sul mercato” per essere gestita privatamente. Infatti in ogni società mista che gestirà il servizio, la quota di capitale pubblico dovrà essere minoritaria ed entro il 2015 non dovrà superare il 30%.

Poiché qualsiasi privato che investe capitali lo fa per guadagnarci il più possibile, è facile prevedere aumenti enormi di tariffe che faranno diventare l’acqua del rubinetto più cara di quella comprata nei supermercati.

E’ una presa per i fondelli affermare, come fa  la legge, che l’acqua è pubblica, quando poi si consente ai privati di usarla per fini speculativi.

In quei comuni dove l’esperimento di privatizzazione è già stato fatto, i cittadini si sono visti aumentare le bollette del 200-300 per cento. Accadrà la stessa cosa a tutti noi se non verrà fermata questa ennesima operazione di speculazione ai danni dei cittadini-consumatori e di chi lo sostiene.

FERMIAMOLI  CON I REFERENDUM

Il Forum  Italiano dei Movimenti per L’acqua, costituito da centinaia di associazioni, al quale il Comitato De Grazia di Amantea ha aderito, ha deciso di promuovere tre referendum per impedire la totale e completa privatizzazione dei servizi di gestione dell’acqua.

Con i tre quesiti referendari si chiede l’abrogazione delle norme approvate da questo e dai precedenti Governi, per far ritornare pubblica la gestione del nostro servizio idrico. I cittadini devono pagare i costi del servizio ma non i profitti conseguenti all’investimento di capitali privati previsti spudoratamente dall’art. 154 del D.Lgs. 152/2006 che dispone “la tariffa per il servizio idrico è fissata tenendo conto dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.

CHIEDIAMO DI FIRMARE

I tre quesiti referendari chiedono di:

1) Eliminare i profitti dal bene comune acqua (Abrogazione dell’art. 154 del D.lgs 152/06)

2) Aprire la strada della ripubblicizzazione (Abrogazione dell’art. 150 del D.lgs 152/06)

3) Fermare la privatizzazione dell’acqua (Abrogazione dell’art.23 bis L. 133/08)

L’acqua è vita – Impediamo la gestione privata della nostra vita.

FIRMA ANCHE TU: La raccolta di firme partirà dal 2 maggio con un gazebo del Comitato De Grazia in piazza Commercio dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00

COMITATO “NATALE DE GRAZIA” – AMANTEA

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