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Valle Oliva, altri due sindaci “parte civile”

3 marzo 2012

Insieme al comune di Amantea anche quelli di Serra d’Aiello e San Pietro saranno parte lesa nel processo che sarà celebrato.

Rino Muoio su Il Quotidiano della Calabria

Gioacchino Lorelli

Amantea, 29/02/2012 -  Altri due sindaci sono pronti a costituirsi come parte civile in un eventuale processo a carico dei responsabili dell’inquinamento dell’area del fiume Oliva. Dopo il sindaco di Amantea Francesco Tonnara, che ha risposto positivamente attraverso le pagine del Quotidiano all’appello arrivato dal Comitato “Natale De Grazia”, questa volta a dare riscontro sono i primi cittadini di altri due dei quattro comuni destinatari della lettera dello stesso comitato, quello di San Pietro in Amantea e di Serra d’Aiello, inviata loro nelle scorse settimane.

“Un eventuale processo ai responsabili dell’interramento di decine di metri cubi di materiali inquinanti e nocivi – ci ha riferito Gioacchino Lorelli, primo cittadino di San Pietro – non può non vederci coinvolti come parti lese. Abbiamo il dovere di costituirci parte civile per tutelare gli interessi delle nostre comunità e ottenere gli eventuali risarcimento per i danni subiti. L’appello del Comitato De Grazia, pertanto, ci trova assolutamente convinti e pronti”.

Dello stesso tenore anche la posizione del sindaco di Serra d’Aiello Antonio Cuglietta, che parla di atto dovuto. “Stiamo seguendo con attenzione il lavoro della Procura della Repubblica di Paola, impegnata ad accertare la verità sui fatti e sulle responsabilità che sono coinvolti

Antonio Cuglietta

nella brutta storia dell’Oliva – ci ha riferito. Ad un eventuale avvio del processo non potremo che costituirci parte civile per pretendere da chi ha attentato alla salute dell’ambiente e dei cittadini i giusti risarcimenti. Parallelamente dobbiamo da subito lottare per ottenere la bonifica del sito nel più breve tempo possibile”.

All’appello del “De Grazia”, a questo punto, manca solo la posizione del sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci, che, tuttavia, potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Intanto gli stessi ambientalisti non nascondono la soddisfazione per aver avuto assicurazione nei giorni scorsi dai vertici dell’azienda sanitaria cosentina, dell’avvio dell’attesa “registro tumori” già dagli inizi dell’anno prossimi, che potrà da subito fornire dati epidemiologici sull’incidenza delle malattie tumorali nell’ultimo triennio. Nel frattempo l’impegno é concentrato nel sollecitare le istituzioni competenti, regionali, nazionali ed europee, a provvedere alla necessaria e improcrastinabile bonifica dell’alveo del fiume Oliva.

 

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