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UE: NAVI VELENI; BARROSO, CHIEDEREMO CHIARIMENTI ALL’ITALIA

29 aprile 2010

Bruxelles, 29 Apr 2010 – ”La Commissione europea chiederà ulteriori chiarimenti sul presunto affondamento di navi al largo delle coste italiane e, se necessario, si avvarrà delle competenze conferite dal Trattato per prendere provvedimenti nei confronti di violazioni delle normative comunitarie”. Così José Manuel Durao Barroso, presidente della Commissione Europea, risponde alla missiva degli europarlamentari del gruppo S&D-Pd Gianni Pittella, vice Presidente vicario del Parlamento Europeo, e Mario Pirillo, membro della commissione ambiente.
Nella lettera a Barroso, i due europarlamentari avevano sollecitato un’articolata indagine su tutti i relitti sospetti affondati nei mari calabresi come la nave rinvenuta al largo di Cetraro. Inoltre, citavano anche la vicenda della nave Rigel affondata nel 1987 a Capo Spartivento al largo di Reggio Calabria ”per la quale esiste già una condanna per naufragio doloso emessa dal tribunale di La Spezia il 20 marzo 1995,
confermata in appello dal tribunale di Genova il 10 novembre 1999, che la Cassazione ha reso definitiva il 10 maggio 2001”.
Barroso nella sua risposta precisa che ”l’anno scorso il commissario all’ambiente ha chiesto informazioni, al riguardo, al ministro suo corrispondente in Italia senza ricevere indicazioni precise di violazioni di normative ambientali europee e quindi, da parte della Commissione non e’ stato avviato alcun procedimento di infrazione. Ma – aggiunge – considerate le informazioni che trasmettete sarebbe opportuno proseguire le indagini”. Barroso ricorda poi che ”l’affondamento di navi contenenti rifiuti nel territorio di uno Stato membro e’ severamente vietato in quanto scarico illegale”. Pittella e Pirillo si dicono ”soddisfatti della risposta e considerano ”valida” la posizione del presidente della Commissione europea per affrontare una vicenda cosi’
delicata, ed il loro auspicio ”e’ che si possa al più presto fare piena luce”. (ANSA).

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