Home > Attività del Comitato > Gli ambientalisti fermano per 92 ore il convoglio radioattivo più pericoloso della storia

Gli ambientalisti fermano per 92 ore il convoglio radioattivo più pericoloso della storia

11 novembre 2010

Migliaia di persone in azione contro il nucleare. È successo tra Francia e Germania. Da venerdì, Greenpeace insieme al movimento antinucleare ha provato a bloccare il treno che trasporta scorie nucleari vetrificate provenienti dall’impianto di ritrattamento del combustibile di La Hague in Francia e dirette al sito di stoccaggio temporaneo di Gorleben in Germania. È un convoglio di 11 vagoni da 100 tonnellate, ognuno dei quali porta 28 contenitori pieni di scorie. La quantità totale di radiazioni è 10 volte più elevata rispetto a quella emessa da Cernobyl.Segue la testimonianza dell’amico Alesssandro Giannì, responsabile della campagna in Italia di Greenpace.

“L’azione di protesta anti-nucleare in Germania è andata avanti per tutta la notte. Ci è voluta energia, determinazione, coraggio. Ieri alle 19 un camion con cinque attivisti a bordo blocca l’uscita della stazione ferroviaria di Gorleben dove stavano per essere scaricati gli 11 contenitori di scorie del tipo “Castor”. Dopo poche ore arrivano altri sei dei nostri che – ben equipaggiati – si incatenano di fronte al camion. È dura per la polizia sgomberarci. Per spostare il camion dovranno prima spostare gli attivisti incatenati di fronte.

Ma non c’è solo Greenpeace. C’è la gente del posto, i contadini e 1.000 pecore “attiviste” ad occupare la zona per impedire il pericoloso viaggio delle scorie. Si fanno avanti anche i giornalisti, che superano il blocco della polizia per filmare la protesta. Nel camion gli attivisti riprendono e diffondono in streaming le immagini di tutto quello che succede. Le ore passano una dopo l’altra, ma la tensione non scende.

L’obiettivo è bloccare il convoglio quanto più tempo possibile. Solo questa mattina alle 8.30 gli attivisti alla fine vengono trascinati via da squadre specializzate di poliziotti.

Abbiamo resistito più di dodici ore. Il convoglio di rifiuti radioattivi raggiunge il sito di stoccaggio intorno alle 10…con 92 ore e 26 minuti di ritardo – il ritardo più lungo mai registrato per questo tipo di trasporto”.

Alessandro Giannì
Direttore delle Campagne Greenpeace Italia


Categorie:Attività del Comitato Tag: