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Fiume Oliva: Le richieste del Comitato al presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Calabria

19 febbraio 2016

Presentate dal comitato De Grazia – insieme ad una corposa relazione sull’inquinamento della vallata – a Domenico Bevacqua nel corso di un incontro organizzato dal circolo PD di Amantea

Foto A. Chiappetta

Amantea, 19 febbraio 2016 - L’interesse sulla valle del fiume Oliva e la sua bonifica, riscontrato nel corso dell’incontro che il consigliere regionale Mimmo Bevacqua ha tenuto ad Amantea mercoledì scorso, non può che sortire un beneaugurante sentimento di speranza in quanti, come gli attivisti del Comitato civico Natale De Grazia, si sono adoperati in questi anni per avere il ripristino delle terre inquinate e per la tutela della salute pubblica.

All’incontro organizzato dal partito democratico cittadino – che ringraziamo per l’invito – oltre al presidente della terza commissione consiliare Bevacqua, al sindaco della città Sabatino, ad altri esponenti dell’amministrazione locale e della Cgil – c’erano anche diversi componenti del comitato civico che hanno consegnato a mano un’ampia relazione sulla situazione ambientale della vallata. Documentazione peraltro già acquisita dalla stessa commissione consiliare che si occupa di ambiente e salute, in occasione dell’audizione di associazioni e comitati civici di tutta la Calabria, nella seduta del dicembre 2013. Da allora, è bene ricordarlo, poco è stato fatto in direzione della bonifica, anzi, ancora la valle dell’Oliva non è compresa nell’elenco regionale dei siti potenzialmente pericolosi.

Gianfranco Posa, intervenuto per il comitato, ha rimarcato la necessità di passare a fatti concreti, perché è una questione che si sta trascinando da troppo tempo alla quale va trovata una definitiva soluzione. Ci sono molti ostacoli – ha detto Posa rivolgendosi al presidente Bevacqua – che si dovranno superare. In primis i “negazionisti” presenti nelle amministrazioni locali e negli uffici degli enti coinvolti, che negano il danno ambientale già certificato dall’Ispra. Bisognerà convincere innanzitutto il presidente Oliverio e i suoi più vicini collaboratori che la bonifica non è più rinviabile».

Il piano di caratterizzazione dei siti inquinati dell’Oliva – ha spiegato – è stato completato nel 2010 e la regione non ha finanziato l’analisi del rischio all’Arpacal, analisi del rischio che rappresenta un passaggio propedeutico all’avvio concreto della bonifica. Un fatto che la dice lunga sulla reale volontà di agire.

Tuttavia, ha concluso Posa, dobbiamo registrare la disponibilità di Bevacqua di riunire la terza commissione proprio qui ad Amantea entro marzo, coinvolgendo l’Arpacal e i vertici dell’Asp, e di attivarsi a favore delle procedure burocratiche per la bonifica entro un anno. Noi come Cittadini resteremo vigili e offriremo tutto il nostro contributo per giungere a riavere la nostra terra, ripulita e salubre. Auspichiamo, pure, che la Valle Oliva, dopo la bonifica, possa ritornare ad essere un luogo accogliente e sicuro – non solo per le attività agricole e produttive – ma anche per praticarvi escursionismo tra la natura e la storia di Temesa. La bonifica è l’unico modo per rilanciare il nostro territorio, oggi purtroppo associato ad eventi che ne oscurano l’immagine.

 

Le richieste del Comitato

AL PRESIDENTE
COMMISSIONE ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

OGGETTO: BONIFICA DELLA VALLE DEL FIUME OLIVA

Gentile Presidente,
alla luce della gravissima situazione igienico-sanitaria e ambientale riscontrata nella valle del fiume Oliva, che viene confermata dal Consulente Tecnico d’Ufficio – CTU della Procura della Repubblica di Paola, dalle risultanze delle indagini condotte dalla magistratura, nonché dalle analisi e verifiche effettuate da Arpacal, Ispra e altri enti – per come illustrato nell’allegata Promemoria sulla situazione ambientale ed igienico-sanitaria della valle dell’Oliva (già peraltro consegnata alla stessa Commissione nell’audizione del 3 dicembre 2013) – Le chiediamo di portare a conoscenza della Commissione Assetto e Utilizzazione del Territorio e Protezione dell’Ambiente, dell’intero Consiglio e della Giunta regionale il caso della “valle dei veleni”, per fare in modo che intervengano, ognuna per le proprie competenze, nei modi e nelle forme dovute, affinché:
- La Regione Calabria disponga gli adempimenti necessari e fornisca i mezzi essenziali all’Arpacal per completare i lavori di “analisi del rischio” del bacino del fiume Oliva, in modo da poter avviare al più presto gli interventi di messa in sicurezza e/o di bonifica delle aree risultate inquinate, atteso che la caratterizzazione del sito è stata ultimata da Ispra e Arpacal nel lontano 2010;
- le autorità ambientali (Ministero dell’ambiente, ISPRA e Regione Calabria) e quelle sanitarie (Ministro della Sanità, Istituto Superiore di Sanità e Regione Calabria) procedano alla messa in sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario e ambientale ed alla bonifica della Valle dell’Oliva, nel rispetto del principio di precauzione, di cui all’articolo 191 del Trattato dell’Unione Europea, finalizzato a garantire un alto livello di protezione dell’ambiente grazie alla prevenzione del rischio, e del principio di prevenzione, riconosciuto in ambito comunitario;
- le autorità ambientali e sanitarie regionali e nazionali rispettino appieno gli obblighi stabiliti dalla Convezione UN/ECE sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale (“Convenzione di Arhus”), sottoscritta il 25 giugno 1998 dalla Comunità Europea e ratificata dalla Repubblica italiana con L. 16 marzo 2001 n. 108;
- le autorità ambientali e sanitarie regionali e nazionali collaborino attivamente, contribuendo ad accertare il danno agli habitat naturali e alle risorse idriche e le relative responsabilità, in coerenza con quanto stabilito alla Direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale.
- Siano resi efficaci, alla luce della nuova Legge regionale di “Istituzione del Registro tumori di popolazione della regione Calabria” i registri tumori della Regione Calabria come strumenti di prevenzione delle malattie oncologiche, indispensabili alla valutazione della situazioni ambientali a rischio.
Fiduciosi che le nostre istanze saranno opportunamente valutate e nella speranza che presto saranno attivati gli adempimenti necessari al risanamento del nostro territorio, La ringraziamo e Le porgiamo i nostri auguri di buon lavoro.
Amantea, 17/02/2016

Comitato civico “Natale De Grazia”
Il presidente
Gianfranco Posa

Allegati:
1. Promemoria sulla situazione ambientale ed igienico-sanitaria della valle dell’Oliva;
2. Valutazione del danno ambientale redatta dall’Ispra (aprile 2013).